Aviazione Navale, grazie si!

Vorrei riportare, qui, le parole che l’Ammiraglio Treu ha speso presso la Stazione Elicotteri di Luni-Sarzana durante la cerimonia per festeggiare i primi 50 anni di attività del 5° Gruppo Elicotteri.

Signor Prefetto di La Spezia, Dottor Garufi, Sua Eccellenza Vescovo Palletti, autorità civili e militari, donne e uomini di questa base, familiari e amici, innanzitutto desidero portarVi il saluto del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, decano dell’Aviazione Navale, a testimonianza della Sua vicinanza in occasione del raggiungimento di questa importante pietra miliare del Quinto Gruppo Elicotteri: 50 anni di gloriosa vita operativa.

Al Suo saluto associo il mio affettuoso omaggio, facendomi ambasciatore e interprete degli autentici sentimenti di tutto il personale della Squadra Navale.

L’occasione mi è gradita per rinnovare la mia più sincera gratitudine alla cittadinanza di Sarzana e di Luni e ai rispettivi Sindaci, per l’ospitalità, la vicinanza e l’affetto che non avete mai fatto mancare al personale di questa base, nicchia di eccellenza e orgoglio della Squadra Navale.

Saluto con profondo e deferente rispetto la bandiera di combattimento del Quinto Gruppo Elicotteri, emblema del Suo valore attraverso la storia e della Sua brillante identità.  

Un corale e commosso abbraccio a tutti i caduti dell’Aviazione Navale, in particolare a quanti si sono immolati eroicamente nell’adempimento del proprio dovere, caduti ai quali, dopo la cerimonia, renderò deferente omaggio al Monumento dei Caduti dell’Aviazione Navale.

Con la forza del nostro compartecipato ricordo, vogliamo dare ossigeno alla fiamma del loro esempio, che da sempre arde nei nostri cuori. A loro va la nostra intramontabile riconoscenza e ammirazione per il prezioso retaggio che ci hanno lasciato.

Stringiamoci per un attimo, uniti dal nostro straziante dolore per la recente scomparsa di Oliviero, un professionista unico e un uomo speciale, che troppo presto ha spiccato il suo ultimo volo.

Ma più che un minuto di silenzio, Oliviero si merita un fragoroso e riconoscente applauso.

Un fraterno abbraccio al personale non più in servizio e in particolare a quanti sono appartenuti al Quinto Gruppo e soprattutto a coloro che hanno portato con onore l’aquila marina sul petto: piloti, operatori di volo e specialisti.

Nell’incrociare i vostri occhi mi balenano le immagini di tante avventure vissute insieme, nonché i ricordi di quanto, alcuni di voi, hanno saputo trasmettermi dal punto di vista umano e professionale, valori immateriali di cui vi sarò sempre grato.

Dieci anni fa ero qui, in qualità di Capo del 6 Reparto Aeromobili e Comandante delle Forze Aeree, per celebrare il quarantennale di questo Gruppo e l’emozione che mi attraversa è immutata, perché qui ho iniziato l’entusiasmante carriera di Aviatore Navale, spiccando il volo verso un’avventura professionale variegata e straordinaria, che non ha eguali.

Cinquant’anni fa, il 1° novembre del lontano 1969, nasceva il Quinto Gruppo Elicotteri, da una costola della Stazione Elicotteri di Catania, costituita da due AB-47, tre ufficiali piloti, un ufficiale tecnico e circa venti sottufficiali specialisti.

Un nucleo essenziale ma combattivo, nel solco delle migliori tradizioni della Forza Armata.

L’Aviazione Navale dell’era moderna cominciava a espandersi, dopo la sua rinascita nell’agosto del 1956 presso l’eliporto di Augusta, il cosiddetto MariEliport, raccogliendo l’eroica eredità di un glorioso passato, che già nel 1909 vide il Tenente di Vascello Calderara conseguire il primo brevetto di volo italiano.

L’Aviazione Navale ha sempre unito il meglio dei due mondi, quello Navale e quello Aviatorio, ha unito il mare al cielo, meglio di quanto possa fare l’orizzonte, distinguendosi per coraggio, spirito di avventura, creatività, lungimiranza, innovazione e successi.

La Marina fu pioniera nell’integrazione a bordo delle navi dell’elicottero, rivoluzionario sistema d’arma che marcò un’epocale evoluzione delle capacità dello strumento aeronavale.

Furono realizzate le prestigiose unità della classe Doria, Impavido e Bergamini, per le quali l’elicottero divenne un moltiplicatore di forza essenziale e fondamentale per ottenere il successo delle operazioni sul mare e dal mare.

Ma l’Aviazione Navale non è per tutti: richiede prontezza a salpare, duro sacrificio, granitica tenacia e fiero coraggio, soprattutto quando la notte non regala nemmeno una stella, il ponte di volo è nel rodeo delle onde ed è l’unico inclemente posto dove rientrare al termine di una difficile missione.

L’Aviazione Navale non è per tutti: è necessario che si accenda quella scintilla che unisce la vocazione per il mare a quella per il cielo, in una reazione catalizzata dalla cultura navale applicata al mondo aviatorio, in cui l’aviatore è innanzitutto un marinaio.

Questo è il segreto dei successi della nostra Aviazione Navale, che ha peraltro beneficiato di una epocale trasformazione, risultato dell’opera illuminata, appassionata e determinata dell’Ammiraglio De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina emerito e primo Comandante delle moderne Forze Aeree della Marina, e dell’Ammiraglio Lertora, Comandante in Capo della Squadra Navale emerito, qui presente, che saluto con sincero affetto e simpatia.

Oggi si parla molto del cosiddetto impiego duale delle Forze Armate, per evidenziarne la capacità di operare efficacemente – con i medesimi mezzi – anche in attività non prettamente militari, quali quelle di protezione civile.

Tuttavia questa non è una novità per la Marina, avvezza a tal genere di impiego sin dalle sue lontane origini.

Così è stato anche per gli elicotteri della Marina, e in particolare quelli del 5 Gruppo Elicotteri, i cui equipaggi si sono splendidamente distinti, sia per professionalità che per solidarietà, in attività di soccorso in occasione di varie calamità, fra cui terremoti e alluvioni.

Fra i soccorsi, mi piace ricordare il contributo del 5 Gruppo offerto il 28 dicembre 2014, a seguito della tragedia del traghetto Norman Atlantic, avvolto dalle fiamme mentre era in navigazione nel basso Mar Adriatico, in condizioni meteomarine particolarmente avverse.

In quel dannato inferno in mezzo al mare, apparvero ancore di salvezza dal cielo, quelle degli elicotteri della Marina che trassero in salvo ben 231 persone avvalendosi, peraltro, del tempestivo coinvolgimento di Nave San Giorgio.

Questa nave, dotata di capacità di comando e controllo, di un ampio ponte di volo e di una capiente capacità di accoglienza, giocò un ruolo cruciale per il pieno successo del soccorso, minimizzando la perdita di vite umane.

Con pari efficacia e abnegazione il Gruppo è costantemente protagonista di spicco nelle attuali operazioni, quali “Mare Sicuro”, per la sorveglianza, la deterrenza e l’intervento di contrasto alle attività illecite nel Mediterraneo Centrale, e “Atalanta”, focalizzata sull’antipirateria nell’Oceano Indiano.

15 donne, 150 uomini, 23 SH 90, 2 MH 90, 91.000 ore di volo complessive, di cui 13.000 sulla nuova linea, sono la fotografia attuale di una squadra vincente, che si avvale di una struttura operativa, tecnica e organizzativa snella e estremamente costo-efficace, che ha reso onore a 50 anni di storia vissuti con coraggio e con il cuore oltre l’ostacolo.

Sono stati 50 anni coronati da successi che hanno ripagato la formidabile abnegazione e l’appassionata opera di un agguerrito manipolo di marinai del cielo che si sono avvicendati nel tempo e di cui la Squadra Navale è sempre stata fiera.

Donne e uomini del 5 Gruppo Elicotteri, in occasione di questa storica ricorrenza, desidero rinnovare a Voi tutti l’inossidabile stima e l’ardente affetto della Squadra Navale, che riconosce in Voi un elemento cardinale della Sua componente aerea, il cui contributo continua ad essere essenziale per il successo delle operazioni aeronavali nei difficili teatri dei nostri giorni.

A Voi tutti e ai Vostri famigliari, che considero parte integrante del Vostro formidabile equipaggio, l’augurio che la Vostra bandiera continui a garrire al vento migliore, quello che Vi spingerà verso sempre più grandi successi, per il bene della nostra amata Italia.

Viva il Quinto Gruppo Elicotteri.

Viva la Squadra Navale.

Viva la Marina“.

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