La Turchia ha colto la palla al balzo dell’accordo greco-egiziano per avere nuovamente la scusa di invadere le acque territoriali greche e celare sotto a dei rilevamenti sismici, la sua palese ricerca di giacimenti di gas naturale e petrolio violando appunto la sovranità della Grecia nell’Egeo, in particolare delle acque nei pressi dell’isola di Kastellorizo