“La strategia egiziana si basa su confronti preventivi e, nello specifico, su visite di delegazioni che si occupano di sicurezza, oltre che su attività di addestramento in modo continuativo. È in tale quadro che si inserisce la visita di #Kamel del primo marzo, finalizzata sia a prevenire l’infiltrazione di gruppi terroristici verso regioni vulnerabili sia la minaccia di attori esterni”